
«Ho imparato ad ascoltare lo swing da piccolo, a fianco dei miei genitori: da allora ne sono rimasto innamorato e da alcuni anni lo canto in giro per l’Italia e per il mondo». Oggi, sabato 14 gennaio, anche il pubblico di Mortara potrà ascoltare la voce di Massimo Lopez, artista eclettico che negli anni è passato dal teatro drammatico a quello comico fino alla musica. Il concerto “Sing and swing” è in programma alle 21 all’auditorium “Città di Mortara” di viale Dante, dove lo showman romano presenterà un repertorio di classici americani accompagnato dalla Big Band Jazz Company del sassofonista mortarese Gabriele Comeglio. Sul palco, oltre a Comeglio, saliranno Fabio Gangi al pianoforte, Ezio Rossi al basso, Marco Serra alla batteria e Caterina Comeglio alla voce. Prenotazione dei biglietti alla libreria “Le mille e una pagina” di corso Garibaldi (0384.298493). Ingresso gratuito per i possessori della Mortara Card. I biglietti potranno essere acquistati anche oggi (15-19) all’auditorium.
Quando ha conosciuto Comeglio?
«Era il 1994. Io ero a Lugano, nello studio di registrazione di Mina per incidere una canzone, “Noi”, che poi sarebbe entrata nell’album “Canarino mannaro”. Comeglio era l’arrangiatore di quel lavoro e da lì è nata una collaborazione proficua: da vent’anni io e la sua Jazz Company portiamo lo swing in giro per il mondo».
Quale repertorio proporrete a Mortara?
«Sarà una carrellata di successi che vanno dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del secolo scorso, resi celebri da interpreti di grande livello come Frank Sinatra, Tony Bennet e Sammy Davis jr. Rivisiteremo le pietre miliari di autori come Cole Porter, George Gershwin, Jimmy Van Heusen, Richard Rodgers e molti altri. Fra l’altro, negli anni scorsi ho avuto l’opportunità di esibirmi anche in Florida, nello spettacolo “Ciao Frankie”, con le canzoni di Sinatra: è stato meraviglioso».
Quindi in “Sing and swing” ci saranno solo canzoni?
«Non solo musica. Nello spettacolo di Mortara non ci sarà un copione nel senso classico del termine, ma sarà una serata fatta di intrattenimento, gag, monologhi, imitazioni e improvvisazione. Non mi vedranno ingessato davanti al microfono per tutta la serata: coinvolgerò il pubblico, che sarà sicuramente caldo come gli altri nel resto d’Italia».
Massimo Lopez si definisce un attore o un cantante?
«Né l’uno né l’altro oppure entrambi. Voglio dire che il mio percorso artistico è stato una crescita graduale in vari campi. Ho iniziato la mia carriera come attore drammatico: ho esordito a teatro nel 1975 con “Il fu Mattia Pascal” di Luigi Pirandello accanto a Giorgio Albertazzi e Lina Volonghi. Poi ho recitato in opere di Moliere, Ibsen, Shakespeare con altri nomi del calibro di Vittorio Gassman. Quindi c’è stato il passaggio al comico con il Trio a fianco di Anna Marchesini e Tullio Solenghi. Poi la radio e la televisione. Direi che il mio mestiere è unico, ma con molte sfaccettature».
Umberto De Agostino