Della ricetta, da quasi due secoli, si conoscono solo gli ingredienti (farina di frumento, zucchero, burro, uova, lievito e olio di oliva), ma non quantità e procedure «L’offella – chiarisce Cecilia Rosselli, amministratore unico del biscottificio “Le Specialità” di Parona – è un biscotto di frolla molto semplice nella preparazione, ma posso solo dire che gli ingredienti vanno impastati con cura: da parte nostra continuiamo a produrre questo biscotto, ormai conosciuto in tutto il mondo, nel rispetto della tradizione essendo “produttori concessionari” autorizzati dalla Pro loco, che ne tutela sia la ricetta sia il confezionamento». L’azienda di strada Marziana occupa una media di dieci dipendenti: per la lavorazione, prettamente artigianale, impiega ingredienti di prima qualità, rispettando una tradizione che risale alla metà dell’Ottocento, per donare al palato un sapore antico. «Il nostro amore per questo dolcetto, unito alla fantasia, ci ha consentito di creare diverse varianti dell’offella storica – aggiunge Cecilia Rosselli – Ne citiamo alcune: allo strutto d’oca, al cacao, al caffè, al riso, trigole (tradizionali e al cacao farcite con il cioccolato fondente), allo zenzero, alla farina Vitamil 20 integrale; noi le chiamiamo “genuine bontà e dolci tradizioni lomelline”». La naturalezza degli ingredienti che compongono il biscotto di Parona, il loro giusto dosaggio e l’indovinata cottura gli imprimono un eccezionale indice di gradimento. Ingredienti e sistemi di produzione, dopo decenni, sono rimasti invariati e offrono ancora oggi al consumatore buongustaio, in cerca di alimenti genuini, il meglio di una produzione dolciaria che resiste in tempi di sofisticazioni alimentari di ogni genere. Il marchio del biscottificio “Le Specialità” riproduce la Pasqualina, una delle sorelle che diedero inizio alla tradizione dell’offella custodendone gelosamente la ricetta.
Alla metà dell’Ottocento Pietro Colli e Francesca Panzarasa, con i loro sette figli, gestivano una locanda dalla cucina casalinga. Il 20 marzo 1849 nella loro osteria arrivano i soldati della quarta divisione dell’esercito savoiardo di re Carlo Alberto, provenienti da Vespolate. Si rifocillano con frittata di uova e rane, polenta, buon vino locale e anche un biscotto semplice dalla forma ovale, unica e inconfondibile: l’offella. Negli anni a venire Pasqualina ed Elena, detta Linìn, Colli continuano a cuocere questi dolci nel forno di casa ma senza mai svelarne la ricetta: addirittura le vendono a numero e non a peso. E non cedettero nemmeno di fronte a laute offerte economiche. Nel 1921 Pietro Guglielmone, l’industriale mortarese inventore dell’omonimo panettone, arrivò a Parona per acquistare la ricetta originale: offrì 40mila lire alle anziane sorelle, che però rifiutarono.