Lomello ritorna longobarda per tre giorni

Lomello Teodolinda
Le nozze fra Teodolinda e Agilulfo davanti alla basilica di Santa Maria Maggiore

Per tre giorni Lomello ritornerà la seconda capitale del regno longobardo, quando nel 590 Teodolinda lasciò Pavia per raggiungere “Laumellum” e sposare il duca di Torino Agilulfo. Da venerdì 14 a domenica 16 giugno si svolgerà la 15a edizione dell’evento “Laumellum: la grande festa longobarda”, promosso dalla Pro loco con il Comune. La rievocazione storica proporrà due episodi di vita longobarda accaduti nel 590, le nozze appunto di Teodolinda e Agilulfo, e nel 626, quando Gundeberga, figlia di Teodolinda, fu richiusa nella rocca di Lomello e poi liberata grazie alla prima “ordalia” (giudizio di Dio) documentata dagli storici. Queste le parole usate dallo storico Paolo Diacono nella sua Historia Langobardorum: «Quando arrivò a Lomello Agilulfo, la regina, scambiata qualche parola, si fece servire del vino. Dopo aver bevuto per prima, gli porse ciò che restava perché lo bevesse. Egli, presa la coppa, baciò rispettosamente la mano della regina, ma questa, con un sorriso pieno di rossore, gli disse che non doveva baciarle la mano colui che avrebbe dovuto baciarla sulla bocca. Quindi, fattolo alzare per ricevere il suo bacio, gli svelò ciò che riguardava sia le nozze sia la dignità di re».

Corteo regale
Il corteo regale nel borgo di Lomello

L’anteprima sarà rappresentata dal cibo dell’alto Medioevo: venerdì 14 giugno, alle 21, Serena Scansetti terrà una conferenza all’ex oratorio di San Rocco. Sabato, dalle 15.30, visite guidate al borgo antico e, alle 16.30, apertura del campo storico (didattica, laboratori, giochi), del campo di arcieria, del mercato medievale e del punto cibo da strada. Alle 19.45 spazio alla rievocazione dell’incontro tra Teodolinda e Agilulfo davanti alle rovine della basilica di Santa Maria Maggiore. A seguire, alla tensostruttura di via Foscolo, il banchetto per le nozze della regina. Nel menu spiccano il crostone con cipolle bianche caramellate, erbe aromatiche e formaggio, zuppa nuziale di ceci, brasato di cinghiale selvatico e sfere di Agilulfo farcite alla longobarda. Prenotazione obbligatoria (346.0096073). Alle 20 lo spettacolo itinerante a cura di “Teatro in Laumellum”. Alle 23 si potrà assistere al matrimonio reale all’esterno del battistero longobardo di San Giovanni ad Fontes.

Lomello Arioaldo e Gundeberga
Arioaldo e la moglie Gundeberga

Domenica, dalle 10, apertura del campo storico, del campo di arcieria e del mercato medievale. Alle 12 si riproporrà il matrimonio reale e, subito dopo, pranzo in piazza Castello. Alle 15, nel cortile di castello Crivelli, lo storico dell’arte Marco Corrìas parlerà del libro Tesori d’Insubria, focus sulle donne e sulle regine in età barbarica. Alle 17 la rievocazione della prigionia di Gundeberga, il processo, il “giudizio di Dio” (ordalia) e la liberazione della regina.

Info: 327.1085241.

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Pubblicato da Umberto De Agostino

Giornalista (quotidiano La Provincia pavese, settimanale Informatore lomellino e dodici periodici comunali) e direttore dell'Ecomuseo del paesaggio lomellino. Già autore per Fratelli Frilli Editori (Il brigante e la mondina, La contessa nera, Manzoni e la spia austriaca).

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