Sul percorso millenario della Via Francigena in memoria della moglie e del figlio scomparsi nei mesi scorsi. Il 72enne norvegese Mathias è stato accolto a Tromello dal consigliere comunale Stefano Simini e da Giancarlo Bindolini, volontario e custode del tratto tromellese dell’itinerario dei pellegrini medievali (foto in alto con due pellegrini). Simini, che nel luglio di due anni fa aveva percorso il cammino di Santiago di Compostela, ha incrociato sabato 27 marzo pomeriggio il pellegrino norvegese di fronte alla chiesa parrocchiale di Tromello.
«Mi sono avvicinato – dice Simini – e gli ho chiesto in inglese se avesse bisogno di un posto per dormire: mi ha risposto di sì e quindi ho subito chiamato l’amico Bindolini, che accoglie i francigeni nel nostro paese». Nel corso della giornata i due tromellesi hanno avuto modo di conoscere meglio Mathias, ospitato in un locale nei pressi della chiesa di San Rocco.
«Ci ha raccontato – aggiunge Simini – di aver già percorso cinque anni fa il cammino da Canterbury a Roma a fianco della moglie, scomparsa due mesi dopo la morte del loro figlio di 43 anni: questa volta, otto mesi e dodici giorni fa, ha deciso di partire da Gerusalemme per poi attraversare la Turchia, la Grecia e i Balcani. Arrivato a Trieste, è sceso a Roma e poi ha risalito la Penisola lungo il percorso ufficiale della Via Francigena, sempre per ricordare la moglie e il figlio morti da poco. Ultima tappa Canterbury». Bindolini gli ha consegnato le credenziali del pellegrino e una spilla.
Domenica 28 marzo Mathias è ripartito alle 5.30 in direzione Mortara, Robbio e Vercelli, sempre sulle orme dell’arcivescovo di Canterbury Sigerico.