«Non capite il dialetto laghéé. E invece l’inglese?»

In un’intervista del 2005, uscita su La Provincia pavese, Davide Bernasconi, alias Van De Sfroos, spiega con poche parole perché gli italiani adorano le canzoni in inglese e storcono il naso di fronte ai testi in dialetto.

Ciao compie (solo) 200 anni: è la parola italiana più celebre dopo pizza

«Ciao ciao bambina». Nel 1959 Domenico Modugno vinse a Sanremo con Johnny Dorelli cantando Piove. In realtà quella canzone resterà nella memoria per il ritornello: «Ciao ciao bambina», che presto si diffonderà all’estero nella trascrizione inglese «Chiow Chiow Bambeena», in quella tedesca «Tschau Tschau Bambina», in quella spagnola «Chao chao bambina». Dalida la cantò nellaContinua a leggere “Ciao compie (solo) 200 anni: è la parola italiana più celebre dopo pizza”

Il dialetto lomellino resisterà negli anni

Maria Forni sviluppa il suo pensiero sullo stato di salute del dialetto lomellino in vista dell’incontro “In Lomellina… si dice ancora così? Riflessioni sulla lingua dialettale al giorno d’oggi”, in programma oggi (mercoledì 18 aprile), alle 16.30, alla biblioteca “Francesco Pezza” (Civico17) di Mortara. «Anche se le statistiche ci mostrano il progressivo decadere del dialetto,Continua a leggere “Il dialetto lomellino resisterà negli anni”

Ora anche la “lingua di genere”?

Gentili lettrici e lettori, questo articolo vuole portare alla vostra conoscenza il problema numero uno della scuola italiana: quello del linguaggio di genere nel linguaggio amministrativo. Come dite? Decidere se si deve dire il preside o la preside non è la principale emergenza della scuola italiana? Lo sarebbero, invece, il precariato, la fatiscenza degli istituti,Continua a leggere “Ora anche la “lingua di genere”?”

L’inglese lingua di lavoro? Non è la scelta migliore

Nelle nostre università si tende ormai a considerare l’italiano quasi residuale, anche quando non esiste la minima necessità di evitare di utilizzarlo È possibile che nell’università italiana, e tra italiani, la lingua di lavoro diventi l’inglese? Sì, è precisamente quello che sta già accadendo, sia pure nella disattenzione generale. Ad alcuni docenti (tra i qualiContinua a leggere “L’inglese lingua di lavoro? Non è la scelta migliore”

Il Miur dà un calcio all’italiano

L’Accademia della Crusca ringrazia: il merito di aver difeso l’italiano, in quest’occasione, va riconosciuto integralmente e incondizionatamente al Sole 24 Ore, cioè a un giornale che per i suoi interessi economici e per il legame con il mondo industriale non sembrerebbe schierato per partito preso nella difesa dell’italiano. Invece le cose sono andate proprio così,Continua a leggere “Il Miur dà un calcio all’italiano”

Coerenza, o coerenza, dove fuggisti mai?

Uè imbruttiti, gli inglesismi, come ben sapete, sono parte integrante del background di un Imbruttito Doc. Ma i milanesi come se la cavano con l’inglese? Date un’occhiata! Ps Ovviamente tutti quelli che appaiono nel video del Milanese imbruttito non sanno formulare una frase in inglese, ma poi sul posto di lavoro e con gli amiciContinua a leggere “Coerenza, o coerenza, dove fuggisti mai?”