Oggi sulla Provincia pavese ci sono due servizi: un ponte sull’antica via romana a Gravellona Lomellina e la seconda puntata di Sparvara, con Borgofranco, due borghi sommersi dal Po.
Giornalista (quotidiano La Provincia pavese, settimanale Informatore lomellino e dodici periodici comunali) e direttore dell'Ecomuseo del paesaggio lomellino. Già autore per Fratelli Frilli Editori (Il brigante e la mondina, La contessa nera, Manzoni e la spia austriaca).
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Una opinione su "Alla scoperta delle antichità romane in Lomellina"
E’ ben specificato che il ponte di Gravellona sorge sull’antica via romana ma è del XIX secolo circa.
Lo si può stimare dalla fattura, dalla tipologia e dimensione dei mattoni utilizzati.
Una lastra romana reimpiegata è parte di un ponticello a pochi metri da questo, ma per ora non è stato citato nell’articolo.
Siamo, infatti, in attesa dei permessi per effettuare valutazioni precise dell’area Cascina Barzo.
Ritengo doveroso aver appuntato la questione. Un saluto a voi tutti e buon lavoro.
E’ ben specificato che il ponte di Gravellona sorge sull’antica via romana ma è del XIX secolo circa.
Lo si può stimare dalla fattura, dalla tipologia e dimensione dei mattoni utilizzati.
Una lastra romana reimpiegata è parte di un ponticello a pochi metri da questo, ma per ora non è stato citato nell’articolo.
Siamo, infatti, in attesa dei permessi per effettuare valutazioni precise dell’area Cascina Barzo.
Ritengo doveroso aver appuntato la questione. Un saluto a voi tutti e buon lavoro.
Zagato Stefania, collaboratrice associazione di volontariato speleo archeologica TESES – Vercelli.
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